Gongoliamo spassionatamente nell’ipocrisia del nostro paese, nel suo sistema finanziario che è una falla completa e nell’incertezza buia che tutto possa cambiare. La SOGEI comunica con palpitazione che il sistema da loro creato non è sicuro, è un Bug chiamato Spesometro, che bisogna evitare, prima che tutti possano vedere tutto e che la privacy diventi un gioco di squadra.
Noi professionisti assistiamo dall’occhiolino dei nostri studi il collasso imminente, origliamo in attesa di una nuova proroga e sconsolati ci abbandoniamo su una poltrona che tratteggia perfettamente la nostra sagoma, da anni ricalcata.
E’ tutto un remake di un film già visto, nulla cambia, l’immobilità del sistema fiscale Italiano mi lascia stupefatto e mi inorridisce ancor di più la sinfonia stordente di alcuni politici e rappresentanti di Istituzioni Pubbliche.
E’ troppo difficile trovare una logica funzionale, trovare un sistema di comunicazioni fiscali che possa racchiudere più adempimenti, al fine di evitare che il professionista debba covare la notte per inviare file, ricontrollare e sperare che tutto vada a buon fine.
Abbiamo assistito all’evoluzione del Desktop Telematico, che ancora oggi sto cercando di capire quale vantaggio abbia rispetto al vecchio Entratel. Abbiamo assistito a nuovi adempimenti, a nuove scadenze, ma ho come l’impressione che le idee non sia molto chiare, che troppe persone siano confuse e che, soprattutto, non vi è la voglia di confrontarsi per capire, per correggere, per cercare di colmare certe lacune, che in Italia sembrano insormontabili.
Nel panorama fiscale italiano si fa sempre più densa la nube della confusione, norme e leggi che si sovrastano, sentenze che decidono laddove lo stato non riesce e pareri personali che rendono il tutto ancor più difficile.
E’ molto arduo navigare in queste acque, molto difficile vogare e non vedere mai la riva… osservare il sereno diventare nebbia e la nebbia diventare una scadenza.